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Le case di quartiere un progetto che affascina i giapponesi

  • Immagine del redattore: Patriarca Daniela
    Patriarca Daniela
  • 22 giu 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Il Japan Center for Regional Development alla scoperta della Case di Quartiere di Torino.

Pochi giorni fa una delegazione di un importante ufficio regionale di Tokyo ha fatto visita alle case di quartiere di Torino. La delegazione, guidata dalla giovane Kanae Yamakage, ha incontrato l’arch. Valter Cavallaro per capire come si sono sviluppate e come sono organizzate le case di Quartiere. I responsabili del JRCT si occupano di urbanistica e problemi socio-economici ed hanno visto nelle attività intraprese a Torino dal 1997 con il Progetto delle Periferie di Quartiere, un ottimo modello di riqualificazione edilizia e sociale. L’arch. Valter Cavallaro capo progetto Axto  del Comune di Torino, durante l’incontro, coordinato anche dall’Ufficio Affari Internazionali del Gabinetto della Sindaca, ha raccontato la storia di più di un ventennio di crescita e trasformazione del Progetto. Grande l’interesse per la storia delle Circoscrizioni e delle loro Case, affascinante esempio di modello di rigenerazione urbana per gli esperti giapponesi. La visita ha previsto  anche tre incontri con Roberto Arnaudo della Casa di San Salvario, Renato Bergamin di Cascina Roccafranca ed Erika Mattarella di Bagni Pubblici di Via Agliè.

Cascina Roccafranca 3 r

Le tre case hanno permesso di capire come il progetto torinese si sia sviluppato negli anni in maniera ampia, proponendo oggi forme e risultati diversi, seppure nell’ambito di un progetto comune e svolgendo attività simili. Tra le domande rivolte dalla delegazione giapponese molte erano dirette a capire i risultati economici delle Case, in relazione alle spese e finanziamenti sostenuti.

San salvario 2 r
Bagbi di via Agliè 3 r

In Giappone la prefettura di Kochi sull’isola di Shikoku che conta ben 2.800.000 abitanti, vive oggi nel suo capoluogo analoghi problemi a quelli torinesi, a causa del degrado di alcune zone cittadine e della regione che sono profondamente cambiate a seguito di mutamenti economici, industriali e sociali, primo tra tutti è stato sottolineato il problema dell’invecchiamento della popolazione. Il concetto della Casa comune e condivisa, dove fare attività insieme ad altri, sostenuta con un bilanciamento di forme di volontariato affascina da anni il Giappone. Già nel 2017 una delegazione della Sbibuya onlus University di Tokyo organizzò un viaggio in Italia, facendo tappa a Torino per visitare i quartieri torinesi e conoscere l’iniziativa. Torino è diventata la città modello della rigenerazione urbana.

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