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Il Mormaggio, il formaggio gioiello dal gusto italiano e giapponese!

Il Mormaggio presentato alla Fiera dell’ICE  a Tokyo.

Ebbene sì, ecco presentato ufficialmente il primo prodotto che unisce il gusto italiano a quello giapponese, il favoloso Mormaggio. Il nome nasce dal’unione dei due termini “Moromi” e “Formaggio” ed è stato presentato oggi ufficialmente alla Fiera dei Formaggi Italiani organizzata presso l’ICE di Tokyo.

Il prodotto nasce da un’idea di Yoshitomi Miyamoto esperto conoscitore di formaggi e titolare della  Copain de Fromage di Wakayama e dal suo con l’affinatore Carlo Fiori della Guffanti formaggi di Arona.

Mormaggio azienda Yoshimoto r

Due anni fa l’amica giornalista Sayaka Miyamoto mi racconta delle difficoltà incontrare dall’amico Miyamoto nel trovare un partner italiano desideroso di provare nuove sperimentazioni nell’affinare il formaggio: penso subito al dott. Carlo Fiori della Guffanti di cui ho grande stima, conosciuto nel lontano 1995 grazie alla presentazione dello stimato agronomo Gian Mauro Mottini, allora direttore dell’Istituto Agrario di Crodo.

Organizzo l’incontro e due anni fa, il dott. Fiori e il giovane e brillante Yoshimoto parlano per la prima volta insieme. Si tratta di utilizzare un prodotto tipico dell’enogastronomia giapponese, il “Moromi” ed un formaggio italiano di alta qualità.

Mormaggio- in azienda Guffanti r

Yoshimoto vive nella regione di Wakayama, dove la città di di Yuasa è il posto natale della salsa di soia giapponese. Qui si trova l’azienda Marushin fondata nel 1881 che continua a produrre, con un antico metodo, la salsa di soia. Durante la fase di produzione dello Shoyu nasce il “MOROMI” , con cui il giovane imprenditore giapponese si è proposto di regalare una nuova vita ad formaggio italiano dandogli un’impronta di antica… tradizione giapponese!

Il dott. Fiori individua il formaggio ideale. Sarà di piccole dimensioni e di latte di vacca. Come base viene utilizzato un formaggio che viene prodotto in Lombardia secondo la tecnica delle paste acide e rotte ed ottenuto da latte vaccino pastorizzato. Il dott. Fiori ritira poi il moromi portato da Yoshimoto e cominciano le sperimentazioni.

Non è un lavoro semplice  coniugare sapori così lontani, legare le  tradizioni tra fermentazione e invecchiamento, raggiungere un giusto equilibrio sia per il gusto italiano che giapponese. La pasta, infine, assume una friabilità’ simile ai grandi formaggi a pasta rotta (come ad es. il Castelmagno DOP di lunga stagionatura); la friabilità del cuore e la cremosità sottocrosta rendono eccezionale il prodotto caratterizzato anche dal profumo particolare della salsa di soia.

Il risultato è un formaggio eccezionale per il palato italiano e giapponese, di lunghissima conservazione.  Ora, a due anni dall’inizio progetto, il Mormaggio importato in Giappone è stato ufficialmente presentato alla Fiera casearia organizzata presso l’ Istituto Italiano del Commercio Estero.

Per me e per l’ICT un fiore all’occhiello: abbiamo contribuito alla nascita di un ottimo prodotto, ma soprattutto abbiamo unito in un progetto la grande artigianalità italiana e giapponese. Auguri Mormaggio!

Mormaggio- Miyamoto e Fiori
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